Aree tutelate
Il Parco Naturale Regionale della Lessinia
Il Parco Naturale della Lessinia, istituito dalla Regione del Veneto con la legge n. 12 del 30 gennaio 1990, si estende sull’altopiano dei Monti Lessini, alle spalle di Verona e al confine con la provincia di Trento.
Dall’analisi degli elementi costituenti il paesaggio della Lessinia è possibile ricostruire i caratteri naturalistici, storici, ambientali ed etnici che hanno condotto all’istituzione del Parco e che ne fanno un unicum nel contesto delle aree protette regionali e nazionali.
Il Parco si estende per oltre 100 km2 comprendendo le verdi dorsali pascolive degli Alti Lessini e le fasce delle profonde incisioni vallive, detti vaj, della Marciora, dei Falconi e dell’Anguilla tributari della Valpantena, di Squaranto, di Revolto e della Val Fraselle prolungamenti della Val d’Illasi. Il paesaggio dell’altopiano è quello tipico prealpino, articolato in ampie dorsali contrassegnate da conche e vallette disegnate da prati e pascoli, alternati a boschi di carpino, faggio, abete rosso. I lembi di foresta, più estesi sui versanti dei vaj, testimoniano l’antica vitalità dei boschi prima che l’uomo rivelasse i reali contorni delle montagne, espandendo le aree di pascolo con una meticolosa e diffusa azione di disboscamento, iniziata probabilmente dal Neolitico.
Giacimenti Fossili
Bolca è indubbiamente la località del parco che maggiormente affascina, stupisce ed entusiasma il visitatore, attratto dalla straordinaria verità che si racconta all’interno del suo Museo. Difficilmente si riesce a pensare che, al posto di Bolca e di tutta la Lessinia, un tempo c’era un mare caldo, ricco di fauna e flora tropicali, ma la storia ci racconta proprio questo e indica tutta quest’area come un grande mare, dove, 50 milioni di anni fa, proliferavano pesci e piante in grande quantità.
I Musei
Le strutture museali si possono raggruppare nelle seguenti sezioni:
La sezione etnografica ed antropologica: cura la raccolta, la conservazione, la documentazione e la valorizzazione delle testimonianze della cultura materiale, delle tradizioni e costumi del territorio lessinico:
- Museo Etnografico di Crespadoro
- Mulino dei Gaji di Vestenanova
- Museo dei Trombini di San Bartolomeo delle Montagne
- Museo del Ferro Battuto e delle Antiche Arti di Cogollo di Tregnago
- Centro di Cultura Cimbra – Museo dei Cimbri di Giazza
- Museo Ergologico “La Giassara” di Cerro Veronese
- Museo Civico Etnografico “La Lessinia: l’uomo e l’ambiente” di Bosco Chiesanuova, con le sezioni del Baito della Coletta e della Giassara del Grietz
- Mulino di Bellori – Lugo di Grezzana.
La sezione di geologia e di paleontologia: conserva del materiale fossile e promuove la conoscenza degli itinerari paleontologici del territorio lessinico, con rapporto all’educazione ambientale:
- Museo Paleontologico di Roncà
- Museo dei Fossili di Bolca con l’annessa Pesciara
- Museo Geopaleontologico di Camposilvano ed il Covolo
- Sezione di Paleontologia del Museo di Sant’Anna d’Alfaedo
- Grotta di Monte Capriolo di Roverè Veronese.
La sezione preistorico-archeologica: provvede a conservare, documentare e valorizzare le testimonianze e i materiali relativi alla preistoria e all’archeologia del territorio lessinico:
- Sezione di Preistoria del Museo di Sant’Anna d’Alfaedo
- Grotta di Fumane.
La sezione floro-faunistica: promuove lo studio, la documentazione, la valorizzazione della flora e della fauna del territorio lessinico:
- Museo Botanico di Molina, con il vicino Parco delle Cascate
- Area Floro-faunistica di Malga Derocon di Erbezzo.
Storia e Cultura
Lessinia bella e vicina
La Lessinia offre una lettura sempre diversa e mai monotona, dei suoi vari aspetti. Percorrendola, analizzandola nel cercare di conoscere la sua storia, le motivazioni dei suoi aspetti, si scopre sempre qualcosa di nuovo. Arte e Cultura; come espressione artistica più evidente, legata alla cultura religiosa, abbiamo le steli di pietra con figure sacre a bassorilievo, composizioni di una semplicità e di una intensità elevatissime. Erano sparse in tutta l’Alta Lessinia, molte sono scomparse, altre sono state raccolte nei musei, altre ancora sono visibili nella stessa collocazione originaria, in un ambiente naturale che costituisce la migliore cornice e il migliore completamento. Oltre alle steli sacre sono da ricordare le numerose case affrescate anche in questo caso, con soggetti sacri. Sono da ricordare anche le meridiane. Ma l’arte e la cultura non si fermano a queste che sono le manifestazioni più emblematiche. La Lessinia accoglie un’architettura civile come le malghe e gli edifici delle contrade che manifestano una capacità costruttiva elevata, da parte degli antichi abitanti.